Riccardo Muti ferma l’orchestra per ammirare la luna

“Luna piena e templi maestosi”…questa la cornice perfetta, che in un fresco sabato di luglio, ha visto muovere con grande maestria, violini e lunghi abiti neri.
Un raffinato incontro tra musica e storia, consumatosi di fronte agli occhi rapiti di pochi intimi, esplosi sulle rosse note di dolore in onore del popolo siriano…un ponte tra fratellanza e cultura, che ha fatto di Paestum, un’importante tappa de “Le vie dell’amicizia”.
Prima serata indimenticabile, per un post pandemia affamato di viaggi emozionali, che solo il Cilento, da buon padrone di casa, sa come ospitare!
Alle 21:30 di ieri sera, sul morire di un tramonto aranciato, all’ombra dell’immensità dei templi di Paestum e di ulivi secolari, si sono tenute le prove generali, dell’ attesissimo evento, che ha visto nei giorni scorsi, andare in sold out, 800 biglietti in sole due ore. Infinita l’emozione, dopo mesi di lock down, di rivivere l’esperienza di godersi uno spettacolo all’aperto, ma soprattutto di assistere alla celeberrima arte di Riccardo Muti, nel dirigere l’ orchestra giovanile Luigi Cherubini, nella sinfonia n° 3, in mi bemolle maggiore, op. 55 “Eroica” di Beethoven, in compagnia delle note telecamere della Rai.
Quella di stasera, Domenica 5 Luglio, sarà una serata all’insegna della beneficenza, che ospiterà la Syrian Expert Philharmonic Orchestra, promossa dalla Regione Campania e organizzata dalla Scabec, in collaborazione con il Parco Archeologico di Paestum e il Comune di Capaccio.
Ma intensi sono stati, invece, i momenti vissuti ieri sera, in occasione delle prove tecniche, quando Paestum ha deciso di sfoggiare il suo cielo più bello… irresistibile perfino per il maestro, che ha interrotto le prove invitando pubblico e musicisti ad ammirare la luna!
È stato così che, quello che sembrava uno stop, un richiamo, si è trasformato nella richiesta di un microfono, per recitare l’inizio di una delle poesie più belle di Salvatore Di Giacomo, “Luna Nova”:
<La luna nova, ‘ncopp’a lu mare,
stènne na fascia d’argiento fino.
Dint’a la varca, lu marenaro,
quase s’addorme cu ‘a rezza ‘nzino.>
e concludere, questo attimo estremamente campano, citando Eduardo De Filippo. Un momento di alta riflessione, quando il maestro svela ai presenti, il vero segreto per trasmettere l’arte, ovvero, cercare l’ ispirazione nella bellezza intorno a noi, quella che solo la natura, le radici e i luoghi sanno provocare.
Cilento, meta d’ispirazione…lo è stata in passato per personaggi illustri, lo è oggi per artisti di fama internazionale, può esserlo in futuro anche per te che ti stai lasciando travolgere dalla magia di questo articolo. Cosa aspetti? Intanto Riccardo Muti conferma: “Il Cilento, è un territorio talmente dolce, da distrarre!
Ecco il video dell’interruzione: